[vcex_heading text=”FONDAZIONE ORESTIADI” responsive_text=”true” font_weight=”semibold” font_size=”36″ min_font_size=”30″ color=”#000000″]

La Fondazione ha sede nel complesso del Baglio di Stefano, elemento architettonico di grande interesse artistico, ricostruito a seguito del sisma che nel 1968 colpì la Valle del Belìce, esempio delle tipiche masserie che punteggiano le campagne trapanesi.

Il Granaio accoglie la collezione d’arte contemporanea della Fondazione Orestiadi: le opere documentano la permanenza degli artisti a Gibellina e il loro contributo per il progetto di ricostruzione della città. Sono in mostra le macchine spettacolari di Arnaldo Pomodoro per le Orestiadi, le opere degli artisti della Transavanguardia italiana (Paladino, Cucchi, Germanà), di quelli di Forma Uno (Consagra, Accardi, Dorazio, Turcato; e tra le tante testimonianze quelle eclatanti di Beuys, Matta, Scialoja, Corpora, Isgrò, Schifano, Angeli, Boero, Alighiero Boetti, Longobardi, Nanda Vigo, Nunzio, Bob Wilson, Rotella, Crescenzio Berlingeri). Nel cortile antistante il Granaio di trova la Montagna di sale di Mimmo Paladino realizzata per le Orestiadi del 1990, tra i più grandi lavori del maestro della Transavanguardia. Sempre in esterno sono collocate opere di Cucchi, Consagra, Cuschera, Romano, Long e Briggs. Dietro la collina del Baglio Di Stefano, Il grande Cretto di Alberto Burri e a Gibellina la costellazione di opere che connotano l’ambiente urbano. La Fondazione Orestiadi ha una seconda sede a Tunisi, nel palazzo Bach-Hamba, uno degli edifici più belli della Medina. Gli spazi del Baglio di Stefano e il Cretto di Burri ospitano annualmente, nel periodo che va da Luglio a Settembre, il Festival Orestiadi di Gibellina.

Ludovico Corrao (1927-2011) è stato il fondatore della Fondazione Orestiadi. Sindaco di Alcamo nei primi anni Sessanta e poi Senatore della Repubblica, è a fianco di Danilo Dolci e dei contadini in tante battaglie;  è anche un grande collezionista e amante dell’arte. Dopo il terremoto nel 1968 dedica la propria vita alla cultura e all’amore per la gente di Gibellina. Sindaco per un quarto di secolo, ha guidato la rinascita del centro belicino coinvolgendo architetti, artisti e intellettuali e ideato il festival delle Orestiadi. Nel ’92,  sempre nella sua Gibellina, progetta la Fondazione Orestiadi e il Museo delle Trame Mediterranee.

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