Data: 28/05/2022
Ora: 17:00 - 19:30


In occasione dell’apertura della mostra Le figure segrete dietro ogni parola di Hadeel Azeez, la Fondazione Orestiadi di Gibellina in collaborazione con la Città Metropolitana di Palermo e la Fondazione Sant’Elia con il sostegno dell’Institute of Oriental Philosophy della Soka University of Tokyo organizza un incontro sul tema
DONNE IN DIALOGO NEL MEDITERRANEO. LE ERETICHE DELL’ARTE
con Eva Di Stefano, Francesca Corrao e Hadeel Azeez
L’incontro offre l’occasione per riflettere sull’esperienze artistiche delle donne arabe che nell’arte hanno cercato il senso del loro essere, sia nel campo della pittura che della poesia.
Nel confronto tra le storie vissute dalle artiste delle diverse sponde del Mediterraneo si avrà modo di riflettere sulle difficoltà per affermarsi in culture fortemente condizionate da una visione dominante che penalizza le molteplici esperienze. Nei paesi arabi dall’inizio del secolo scorso alcune pioniere si sono cimentate nella creazione di nuove forme espressive sia in campo figurativo che poetico. come pure in occidente l’atto creativo ha dato modo alle donne di affrontare momenti delicati della propria esistenza.
A seguire sarà inaugurata la mostra.
LE FIGURE SEGRETE DIETRO OGNI PAROLA
di Hadeel Azeez
La mostra presenta 15 opere di Hadeel Azeez, artista irachena attiva in Italia dal 2003.
Scrive Giorgio de Finis nel suo testo di presentazione:
Forme fluide, gassose, metamorfiche che restano tali nonostante il fermo immagine del disegno.
Nelle opere di Hadeel Azeez tutto scorre, non ci si bagna mai nello stesso fiume, nello stesso tempo, nello stesso pensiero…forme che somigliano ad altre forme dove è possibile intravedere immagini familiari per somiglianza e opposizione. Hadeel freeza particelle, pulviscoli, correnti, stormi, banchi, affinchè li si possa contemplare, ma senza che questa operazione del separare ( tipica di un sapere che divide ed isola) comporti come contro altare la rinuncia a considerarsi parte di questo flusso. Vi è il tentativo di far conoscere gli incommensurabili paradigmi di Oriente e Occidente, due mondi che l’artista ha metabolizzato e “meticciato” e che sfumano, anch’essi – come tutto il resto – uno nell’altro, senza confini, fisici e categoriali. Le opere di Hadeel abitano già in un mondo che ha ripensato i rapporti tra culture diverse, quello tra l’umano e le altre forme di vita, tra la vita e la materia. Un mondo che non ci vede più al centro di tutte le cose, un mare, dove è dolce naufragare.
Hadeel Azeez è nata a Baghdad, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Si trasferisce in Italia nel 2003. Dopo un breve periodo londinese, esegue importanti lavori destinati a divenire il fulcro della sua riflessione artistica: sculture rivestite di tessere specchianti, allusive alle molteplici sfaccettature dell’essere. Il 2011 è l’anno di Infiniti dettagli (Bari, Galleria Formaquattro), esposizione che introduce le prime installazioni e nuove iconografie su tela: particolari anatomici ingranditi, accompagnati da versi di poeti arabi. Sensibile interprete della Primavera araba, nel 2012 partecipa al festival del cinema arabo Yalla Shebab di Lecce con La rivoluzione delle rose. Nello stesso anno, espone all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Nel 2013, presso l’ambasciata irachena di Roma, ha luogo Sensi, mostra che accoglie un importante corpus di opere dell’ultimo quinquennio. Tra il 2013 e il 2018 partecipa a diverse esposizioni nella capitale e, nel 2014, realizza Fuggiasco dalla mia casa alla mia casa all’interno del MAAM. Sono anni di incontri, ricerca appassionata, in cui lo stile di Azeez evolve, dando origine a un nuovo linguaggio segnico. Tra le ultime mostre si ricorda quella al Macro Asilo (2019). Dal 2017, il suo prolifico percorso artistico s’intreccia alla traduzione di testi poetici e all’insegnamento della lingua araba.
La mostra è aperta fino al 20 giugno 2022 dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00
Ingresso gratuito